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Il vascello fantasma

opera in un prologo e due atti di Luigi Dallapiccola

Il vascello fantasma (Der fliegende Holländer lett. L'Olandese volante), opera romantica in tre atti di Richard Wagner, su libretto proprio.

Prima rappresentazione, Dresda, Königlich Sächsisches Hoftheater, 2 gennaio 1843.


Personaggi:
Daland, navigatore norvegese (B); Senta, sua figlia (S); l'Olandese (Bar); Erik, cacciatore (T); Mary, nutrice di Senta (Ms); il timoniere di Daland (T); marinai, donne

La leggenda dell'Olandese volante è molto presente nella letteratura nordica, ma la fonte principale del libretto, che poi Wagner scrisse per conto suo, è un episodio tratto da "Memorie del Signor Schabelewopski" di H. Heine (1834) e che contiene, ad ogni modo, molti elementi autobiografici. Wagner compose l'opera a Parigi e cercò di farla rappresentare all'Opera della capitale francese; dovette rinunciarci e la "prima" ebbe luogo a Dresda nel 1843.

I personaggi e la vicenda: Una violenta tempesta costringe la nave di Doland, navigatore norvegese, a riparare nelle insenature della costa scandinava, in attesa di riprendere la navigazione; durante la notte, mentre i marinai, vinti dalla stanchezza, dormono, si avvicina alla nave un misterioso vascello nero: è quello dell'Olandese volante, che, come narra la leggenda, una maledizione condanna a navigare in tutti i mari fino al giorno del giudizio universale; solo l'amore di una donna fedele potrà rendergli la pace, ma solo ogni sette anni gli è concesso di scendere a terra per cercarla. Doland, al risveglio, trova sulla sua nave l'Olandese, dal quale apprende il drammatico destino; l'Olandese gli promette di donargli grandi tesori se Doland sarà in grado di trovare la donna che fa per lui. Doland pensa a sua figlia Senta e invita l'Olandese a casa sua; passata la tempesta, le due navi salpano. Nella casa di Doland vive Senta con la nutrice Mary; Senta, fidanzata ad Erik, un giovane cacciatore, è attratta da un quadro che raffigura un uomo pallido, dalla barba nera, vestito di nero, che evoca in lei la leggenda dello sfortunato viaggiatore costretto a navigare per l'eternità; immedesimata fortemente nella storia, dichiara di sentirsi disposta a salvare l'Olandese con il suo amore e la sua fedeltà. Erik, che ha inteso le parole della fidanzata, è sconvolto dall'attrattiva che la leggenda suscita nell'animo della ragazza, anche perché ha sognato Doland che consegna la figlia all'Olandese. Sopraggiunge Doland con il suo ospite e Senta avverte di trovarsi di fronte all'uomo della leggenda e ne è attratta, così come lo è lui, certo che proprio quella fanciulla sarà colei che porrà finalmente termine alla sua maledizione. Doland, soddisfatto, cerca di favorire l'incontro e l'intesa fra i due, finché Senta, ormai conquistata, gli comunica di sentirsi pronta a offrire all'Olandese tutto il suo amore e la sua fedelta. Iniziano i preparativi per i festeggiamenti.
Dalla nave non giunge segno di vita. Misteriosamente il vento torna a soffiare, il mare ad agitarsi e si odono voci invitare l'Olandese a non illudersi di aver risolto i problemi e a riprendere il mare per altri sette anni. Erik raggiunge Senta e le ricorda le promesse d'amore che la fidanzata gli aveva fatto pochi giorni prima. L'Olandese, che ha udito le parole di Erik, convinto dell'infedeltà della fanciulla, se ne va verso la propria nave. A nulla servono le proteste di Senta : la nave si appresta a salpare. Disperata, la fanciulla si libera dalla stretta di Doland e di Erik e si butta in mare affinché l'Olandese comprenda la validità del suo giuramento. Con il suo sacrificio, ella ha restituito pace all'Olandese, il cui vascello sprofonda in mare mentre all'orizzonte si scorgono le figure di Senta e dell'Olandese unite per sempre.


(Note tratte da il Dizionario dell'Opera, a cura di Piero Gelli, Milano, Baldini&Castoldi, c1996, p. 482 e seg
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