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Norma

la tragedia lirica di Bellini

Norma, tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani, dalla tragedia "Norma ou l' Infanticide" di Alexandre Soumet. Musica di Vincenzo Bellini.

Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1831.


Personaggi: Pollione, proconsole di Roma nelle Gallie; Oroveso, capo dei Druidi; Norma, druidessa, figlia di Oroveso; Adalgisa, giovane ministra del tempio d'Irminsul; Clotilde, confidente di Norma; Flavio, amico di Pollione; due fanciulli, figli di Norma e Pollione; druidi, bardi, eubagi, saceredotesse, guerrieri e soldati Galli.


Nella foresta sacra dei Druidi, il gran sacerdote Oroveso annuncia ai Galli giunti in processione, l'arrivo di Norma, sacerdotessa e sua figlia, che compira' un rito sacro in omaggio alla dea Luna. Quando finisce il rito i Galli si allontanano intonando un coro che esprime la loro volonta' di liberarsi dalla dominazione romana. Giunge Pollione, proconsole romano, con l'amico Flavio al quale confida di essere legato da tanto tempo a Norma, dalla quale ha avuto due figli; ma di essere adesso innamorato di Adalgisa, sacerdotessa di Irminsul e di temere per questo l'ira e la vendetta di Norma.

Accompagnata da un coro di Galli arriva Norma che rimprovera gli stessi Galli di volersi ribellare ai romani senza che prima le venga annunciata la data dagli dei. Poi tutti si allontanano. Nella foresta sacra rimane sola Adalgisa che viene raggiunta da Pollione il quale le chiede di seguirlo a Roma. In principio Adalgisa esita ma poi promette a Pollione di seguirlo.

Nella sua casa Norma teme che Pollione voglia abbandonarla. Intanto arriva Adalgisa che confida a Norma di essere innamorata, ma non di chi. Norma libera Adalgisa dai voti di sacerdotessa per farle seguire serena il suo amore. L'arrivo inaspettato di Pollione fa capire a Norma che e' lui l'amante di Adalgisa, quindi fa sapere a quest'ultima del loro precedente legame e la mette in guardia sull'infedelta' del romano. Adalgisa, sconvolta, rifiuta di seguire Pollione che si allontana irato e annuncia a Norma che ricusera' il suo amore.

Volendo vendicarsi di Pollione, Norma decide di uccidere i figli avuti dal proconsole, ma poi le manchera' il coraggio e li fara' accompagnare da Adalgisa al castro romano, mentre lei pensa di suicidarsi. Adalgisa la convince a non farlo e le due donne si abbracciano. Oroveso frattanto nella sacra foresta annuncia ai Galli il rientro a Roma di Pollione e l'arrivo di un nuovo proconsole; quindi bisogna attendere il segnale di Norma per iniziare la rivolta. Appena pero' Norma viene a sapere che Pollione vuole portare ad ogni costo Adalgisa a Roma, percuote il sacro scudo e annuncia che e' l'ora di ribellarsi al dominio romano.

Per propiziarsi gli dei, Norma vorrebbe dapprima sacrificare Pollione, che e' stato sorpreso nel recinto delle vergini, poi invece lo obbliga ad abbandonare Adalgisa: se non lo fara' i suoi figli verranno uccisi e Adalgisa sara' condannata al rogo. Pollione accetta. Norma raduna guerrieri e saceredoti Galli nel tempio, davanti a tutti si prende lei la colpa, affida i figli al padre Oroveso e fa erigere il rogo. Mentre si avvia all'estremo sacrificio, Pollione si rende conto di amare ancora Norma e si unisce a lei per seguirla verso il suo tragico destino.


Cfr. Dizionario dell'Opera a cura di Pietro Gelli, Milano, Baldini & Castoldi, 1996, pp. 865-868
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