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Sakuntala

opera in tre atti di Franco Alfano

Sakuntala, opera in tre atti di Franco Alfano su libretto proprio, da Kalidasa (poeta classico indiano del V sec. d.C.)

Prima rappresentazione: Bologna, Teatro comunale, 10 dicembre 1921

Personaggi: Sakuntala, Priyamvada, Anusuya, il Re, Kanva, Durvasas, la scudiero, Harita, il giovane eremita, un pescatore, un uomo della guardia; asceti, cortigiani, popolo.

Andando a caccia, il re giunge presso un eremo che ha tre custodi. Prima di andare via il re regala un anello a Sakuntala, figlia di uno dei tre guardiani, della quale si è innamorato. Nell'attesa del ritorno del re o quantomeno di sue notizie, Sakuntala è talmente assorta che non apre le porte del tempio al vecchio eremita Durvasas che, irato, la maledice: sarà dimenticata da chi la ama.

Su preghiera di due amiche di Sakuntala, Durvasas addolcisce la maledizione: il re si ricorderà di lei quando gli mostrerà il suo anello.

Sakuntala, rimasta incinta, verrà accompagnata alla reggia, dove giunta, a causa della maledizione, non viene riconosciuta dal re come sua sposa. Lei vorrebbe mostrargli l'anello ma si accorge d'averlo perduto e si ritira contrita. Arriva un pescatore che ha trovato l'anello sul greto del fiume, alla cui vista al re ritorna la memoria e fa cercare subito Sakuntala la quale per il dolore si è affogata nello stagno delle ninfe.

Il re disperato crolla a terra, ma da lontano si sente la voce di Sakuntala che lo perdona e vede arrivare Harita, amica di Sakuntala, con in braccio il bimbo, erede del re, frutto del loro amore.

Cfr. Dizionario dell'Opera, a cura di Piero Gelli, Milano, Baldini & Castoldi, 1996, pp. 701-702
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