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Lucio Silla

opera di Wolfgang Amadeus Mozart

Lucio Silla, dramma per musica in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Giovanni de Gamerra, con modifiche di Pietro Metastasio, catalogo K.135

Prima rappresentazione : Teatro Regio Ducale, Milano, 26 Dicembre 1772


Personaggi: Lucio Silla (T), Giunia (S), Cecilio (S), Lucio Cinna (S), Celio (S), Aufidio (T)


Commissionata dal Teatro Regio Ducale di Milano, Lucio Silla è la terza opera del sedicenne Mozart ,che musicò il dramma del letterato livornese Giovanni De Gamera, futuro poeta dei Teatri imperiali di Vienna, autore fra l'altro di una traduzione italiana del Flauto magico, per il Teatro di Dresda (1794).


I personaggi dell'Opera sono: Lucio Silla, dittatore romano; Celia, sua sorella; Cecilio, senatore proscritto da Silla; Giunia, sua amata, figlia di Mario; Lucio Cinna , patrizio romano amico di Cecilio; Audifio, tribuno , amico di Silla.


La trama : Il dittatore Lucio Silla è innamorato di Giunia, figlia del defunto avversario Mario; al fine di avere per se la ragazza, ha dovuto però liberarsi dell'amante di lei, Cecilio, che è stato mandato in esilio. Silla , in aggiunta, ha anche sparso la voce che Cecilio sia morto e Giunia lo piange per tale. Cecilio però ritorna a Roma di nascosto e viene informato dell'accaduto dal suo amico Cinna. Lucio Silla cerca intanto di convincere sua sorella Celia a piegare l'ostinazione di Giunia, che il tiranno giunge anche a minacciare. Quest'ultima , mentre si trova al sepolcreto degli eroi sulla tomba del padre , viene raggiunta da Cecilio: i due giovani si abbracciano commossi e felici. Lucio Silla decide di agire organizzando doppie nozze, le sue con Giunia e quelle di Celia con Cinna. Giunia è intanto al centro di molte trame: Cinna la supplica di sposare il Dittatore per poi ucciderlo, invano Silla la minaccia: la giovane , pur di sottrarsi alla insostenibile situazione, si dichiara pronta a morire. Cecilio intanto progetta di uccidere Silla, ma il piano fallisce e il senatore viene condotto in prigione. Cinna cerca di convincere Celia a far pressione sul fratello, promettendole in cambio la sua mano; recatosi nelle carceri per confortare Cecilio ,vi trova Giunia decisa a seguire il destino dell'amato anche se questi venisse condannato a morte. Infine, il colpo di scena: Silla, commosso e turbato, annuncia il suo perdono a Cecilio, ma anche a Cinna che ha confessato i suoi piani: i due giovani potranno sposare le rispettive amate senza più veti; lo stesso Dittatore si dimetterà dal suo ruolo di governo, restituendo a Roma la libertà.


(Note tratte da il Dizionario dell'Opera, a cura di Piero Gelli, Milano, Baldini&Castoldi, c1996, p. 732-733)
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